“io non dovevo essere qui” lo dico
spesso oggi, dispiace ancora per la ritirata di ieri, ma alla fine è
stata la cosa giusta da fare. E così salto in corsa sul treno che va
a tentare il giro delle Tre Cime del Bondone, che per ben tre volte
non sono riuscito a finire.
La prima volta eravamo troppo inesperti, e
dopo essere saliti a Cima Verde per il tratto attrezzato, la cresta
verso il Doss ci spaventò. La seconda, col CAI, si reputò non il
caso dal Cornetto proseguire verso il Doss. La terza, tirava un vento
patagonico. Oggi come andrà?
Partiamo allegramente, e appena si
scorge il Doss in tanti storcono il naso..incute già timore! Alla
prima difficoltà, il travesro sotto la roccia poco dopo la
staccionata alla fine della cresta dei Cavai, in molti decidono che così
può bastare e tornano indietro. Un altro ci abbandona poco dopo aver
visto la salita finale al Cornetto, ma un altro ci raggiunge di corsa
dopo essersi fatto prestare i ramponcini.
Cornetto raggiunto, con qualche lieve
difficoltà dovuta alla scarsità della neve, e alla non consistenza
della stessa. Bei panorami su Care Alto e Brenta.
Scendendo pieghiamo verso il Doss
d'Abramo, tra mille dubbi, ma dopo un altro passagino arriviamo sotto
la parete, dove c'è il tratto attrezzato: è facile, si può andare.
Nel secondo devo ravanare un po' per liberare il cavo metallico, ma
anche qui fattibile. Gli altri sono un po' meno sereni, ma si fa.
Raggiungiamo la croce, che suoniamo allegramente e poi “ma dove si
scende?” “eh, hai visto quel cavo metallico poco fa? Da li” e
mo' son dolori. Anny è attrezzato, Samantha anche col mio materiale,
Dave usa l'altro mio imbraco e un set artigianle che gli faccio sul
momento, Brigo un bell'imbraco di emergenza col mio cordino
raggiante, io e Gianluca giù temerari senza niente. E così, dopo un
po' di sospiri, siamo giù, andata!
Trottiamo adesso galvanizzati
dall'impresa verso l'ultima cima, dalla quale la parte di gruppo
rimasta giù ci vedrà (“pronto, sì siamo noi quelli in cima,
ciaoooooo!”). Così finalemnte riesco in questa concatenazione!
Si scende per il bosco, che bello, una
varietà di paesaggi e ambiente in così pochi km.. Seguo le tracce
di una bestia, perchè ormai ho capito che le bestie non sono
stupide, seguono il sentiero! Arriviamo alle auto con la luna che fa capolino.
Immancabile birra al tavolino dove si
racconta le gesta compiute per cavare la pellaccia da quella roccia
unta di neve. Si ringrazia per la grappa offerta dal bar (che già da mezzora avrebbe voluto chiudere), ne avrei bevuta una boccia intera!
Al ritorno la mia testa si mette in off, non percepisco il viaggio in autostrada..
Giro delle tre Cime del Bondone, buona la quarta!
siete stati grandi!
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