Ok, che non sono un buon arrampicatore
lo ammetto senza problemi, d'altronde non godo di un gran
allenamento, ma comunque la roccia mi piace (mai come il ghiaccio
però!). E quindi oggi si dedica la giornata a scalare, con via
consigliata e voluta da Nicola,
che con permesso speciale è pure dei nostri (ma non ci vuole svelare
cosa ha dovuto fare o promettere per avere questo permesso..). Sono
due weekend che non vedo montagne e non mi dedico all'alpinismo, mi
manca, e son carico come una molla.
Ma un cattivo presagio aleggia sulla
giornata..tananana.. Nicola riferisce della telefonata della sera
prima di Davide a Nicola stesso, in cui gli dice “ah, andate a fare
la Via della Rampa? Uhm, ha
dei passaggini un po' così”. Michia, se lo dice lui che è una
bestia..siamo spacciati.
Va beh, partiamo, prima cordata Mirko e il suo compagno, poi Filippo e Gianluca, poi Nicola e io. Ma il socio di Mirko già sgugna, inizia a seminare
pessimismo, e con qualche fatica le prime due cordate arrivano alla
prima sosta, strettina. Gianluca trazionandosi con violenza su un
nuts messo giù da Filippo, che poi io toglierò come fosse burro.
Poi Nicola parte, mette giù 6-7 protezioni in altrettanti metri (“Oh
Nicola, proteggi qualcosa se vuoi!?!”), e inizia a esser chiaro
quale sarà il prossimo importante passo. Arrivo anche io in sosta, e
ci si cala.
Alla faccia del VI-, in più si vede
che su è bagnato, siamo tre cordate, poco tempo a causa di due che
devono essere a casa presto, perciò meglio lasciar li. Solo Mirko e socio continuano e finiranno la via, riferendoci che poi su c’erano
passaggi più duri!
Noi quattro si va a recuperare con una
vietta corta ma divertente alla Regina del Lago, zona sconosciuta
fino a qualche tempo fa, ora ben più frequentata. Parto per primo su
un dichiarato 5b, che dovrebbe essere un IV, ovvero tra questo primo
tiro di Sol Minore e il
primo della Via della Rampa non dovrebbe esserci differenza (a parte
la chiodatura). E invece sembra un grado di differenza! Gradi
Grilliani e Ledriani.. o Ladriani come li definisce qualcuno.
Ma va benissimo, l’importante è
divertirsi, e qui su questa parete ci riusciamo bene: vista lago di
Garda e Altissimo di Nago, al sole in maglietta seppur il vento
allegro ci sferza e raffredda alquanto, tantochè qualcuno
dall’ultimo tiro uscirà col cappottino da anziano.
Due orette per finire Sol Minore,
viviamo nella speranza di riuscire a fare anche La Regina del Lago
prima di fuggire via, ma usciti da Sol Minore.. a destra il sentiero
è cieco, porta a un'altra sosta che sarà di un’altra via
parallela a quella appena percorsa. A sinistra idem. Dritto a noi una
placchettina da arrampicare. Nessun problema, ma mi ero appena tolto
le scarpe e fatto su la corda!
Superiamo la placchina e arriviamo al
pianoro delle altre vie. Ma è tardino, la mezzora persa prima si fa
sentire, La Regina del lago è occupata, perciò ciccia. Ma il tempo
per il primo tiro di Zio Genio c’è, e parto. Idea
malsana..proviamo le Miura! Che sono in palestra non le reggo, mi son
fatto intortare dalla commessa che mi ha venduto un 43,5 (“ma dai
che van bene, ci sei entrato subito!”), vediamo se su roccia van
meglio.
E invece..mi muovo con una delicatezza
ai piedi come se danzassi su bicchieri di cristallo.. Appena carico
un po’..oh che dolor! Finisco il tiro e me le slaccio subito,
fanculo! Queste mi sa che le metterò in vendita, avranno scalato si
e no 50m, praticamente nuove.
Sotto un cielo minaccioso rientriamo di
corsa all’auto, poi ad Arco per il consueto gelato, e faccio pure
in tempo a comprarmi i miei tre nuovi giocattoli..e non vedo l’ora
di usarli! Poi, come non aspettarselo, i km di A22
sono ravvivati da spensierati (qualche volta seri) discorsi sul mondo
femminile, essendoci praticamente 4 generazioni a discuterne (19, 29,
39 e 48 anni, se non erro). Aspettando la grigliata con la mamma di
qualcuno e le amiche di un altro, ci si lascia al parcheggio con un
“Allora sabato dove si va?”. Che bella questa passione.
Qui altre foto.
Relazione della Via della Rampa.
Relazione di Sol Minore.
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