domenica 29 aprile 2012

Sasso Marconi in MTB a 2 marce, Monte Adone e Monte Mario


Ebbene sì, c'è sempre voglia di sgambare. E quindi per oggi mi metto d'accordo col mio compagno di cordata di  ieri per un giretto con la mia Kona: avrei preferito il lago, ma meglio così, restiamo più soft e scopro un posto nuovo.
Ci si trova a Sasso Marconi, e la giornata parte già bene: dopo un paio di km in discesa su asfalto, Marco esordisce con un “azzo, devo tornare indietro, devo aver lasciato il cellulare in macchina”. Torniamo indietro, io resto distanziato per cercare una fontana, e ripartiamo. Solo alla fine del giro Marco mi svelerà che arrivato all'auto si accorse che il cellulare era nello zaino..
La giornata potrebbe addirittura finire quando dopo poco più di mezzora, dopo uno strappetto su fondo di ghiaia asfaltata, il mio cambio posteriore muore inesorabilmente. “KTM-Kona 1-0” festeggia Marco, maledetto: io mi farò tutto il resto del giro a due marce, rapporto intermedio dietro fisso e davanti corona piccola e corona media, una favola in salita.
Seguiamo la Via degli Dei, che arrivato a casa inserisco subisco nella cartella “Itinerari da realizzare”, per lo più sterrato largo, pochi single track, ma ci si diverte. Marco tocca i 45km/h in discesa su ghiaia (quella che arriva alla partenza del sentiero per il Monte Adone) ed è già elettrizzato.
Bel paesaggio, forse per l'orario, forse per il lungo ponte, si incontra davvero poca gente, il che lascia un senso di pace in mezzo a tutto questo verde. Il cielo è nuvoloso, e meno male, ci vuole un po' di quasi fresco dopo la scottata di ieri!
Decidiamo di salire sul Monte Adone, maledetti noi quando lo pensiamo. Tutta la salita trascinando la bici o portandola a spalla, troppo pendente, gradinato, impervio, boscoso. Arriviamo in croce, pardon, alla croce che grosse ma ancora rade gocce di bagnano, il vento ci sculaccia già da un po', perciò decidiamo di fare due foto, mangiare qualche quadretto di cioccolato e telare subito! La in fondo, proprio dove dobbiamo rientrare, si vede che diluvia..
Forza Marco, molla i freni, lasciati andare! “Mamma mia, si muove tutto, mi si smonta la bici!”. Molto educatamente quando incontriamo qualcuno freno, vado piano, ma appena vedo che la gente è finita.. buaaa! A gigabomba! Anche Marco sta provando l'ebrezza della discesa, e verso la fine del giro mi dirà di aver capito perché gli sconsigliavo certe uscite col suo vecchio mezzo.
Scesi dal Monte Adone, una belva ci si para di fronte mostrando le sue terribili fauci vogliose di carne fresca.. Emette il suo caratterisco rauco verso di dominanza della vallata, di supremazia su tutte le specie viventi e non viventi. Tremiamo a questa vista, temiamo il peggio, davanti a noi passa in pochi secondi la nostra vita. Ma la scampiamo.
Sulla via del rientro deviamo per salire su Monte Mario, come non farlo.. Ultimo tratto bici a mano, che proverò poi a scendere in sella, ma smonterò data la scarsa aderenza sul fondo polveroso sabbioso. Poi però via coi freni sullo sterrato, ultima discesa carina in single track con tornanti sul 122, e la pacchia è finita..fino alla prossima uscita!

Qui  altre foto.

1 commento: