domenica 12 maggio 2013

Anche io vado al lago, ma in bici

Devo lasciare riposare le ginocchia, ma devo allenare le gambe, e soprattutto godermi una giornata all’aria aperta: quindi, bici! Anche se la mia vecchia Schokblaze mi fa paura, mi da l’impressione che possa spezzarsi da un momento all’altro, speriamo regga.
Sveglia alle 4, volevo partire per l’alba, ma a letto si sta bene, e prima dell 5e30 non metto giù i piedi. Temperatura ottima alla partenza, temevo patire freddo, e invece si va bene. Itinerario silenzioso, a quest’ora poi, e raggiungo in un paio d’ore lo sbocco del Secchia nel Po. In seguito obbligato a prendere l’asfalto verso Mantova. L’altra volta avevo cercato di prendere il Mincio, ma ricordo fango, e con tutte le piogge che ha fatto, oggi non potrà che essere peggio.
I laghi di Mantova brulicano di gente, fin troppa, e non vedo l’ora di abbandonarla, dopo una bella fontana però! Acqua ce ne è, i laghi, i canali, il Mincio, belli pienotti e con giochi d’acqua notevoli. La ciclabile si infittisce man mano di gente, il traffico diventa quasi insopportabile verso Valeggio sul Mincio. 
Poi finalmente arrivo al Lago di Garda, corro in stazione, ma poi scopro di avere un’ora prima del treno. Vai di birra e panino (un cigno me ne chiede un pezzo, ma col cazzo che glielo do!).
Doppia birra, perché la prima non mi appaga. 
Poi sul treno, senza macchinista, sotto gli occhi increduli miei e di quattro austriaci che non hanno nemmeno pagato il biglietto per la bici, ah! Dormitina tra Verona e Mirandola, e poi di nuovo in sella per gli ultimi 18km che mi separano da casa.
Le gambe sono ok, il fiato anche, è il culo che con la sella va poco d’accordo!

Qui altre foto, ma oggi fatte poche che c'era da pedalare!

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