sabato 1 marzo 2014

Save the Saturday: Hamster in Febbio

Sì ma non è possibile. Ormai il meteo cozza sempre con le mie disponibilità. Sabato che ho tutta la giornata disponibile, addirittura il venerdì sera fino al sabato sera, meteo infame. Una settimana lavorativa psicologicamente da smaltire, e in attesa della prossima, voglia di sfogarmi e fare qualcosa che mi piace. Devo salvare il sabato.
“non vedo altra scelta” esatto, l'sms di Riccardo sulla mia proposta è lampante e azzeccato: la sola che possiamo fare è andare su qualche pista dismessa, salire con le pelli, scendere sulla neve che scenderà mentre noi saliamo, poi risalire, poi scendere di nuovo sull'altra che ha fatto, insomma fare i criceti e allenarci. Piuttosto che niente..
Con calma si parte, niente levatacce, alle 6e15 si carico gli attrezzi, a Villa Minozzo però ancora piove, ma il barista ci rincuora “a mille metri nevica!”. Peccato che al bar sul giornale si legge che gli impianti di Febbio hanno in parte riaperto..chissà. Sotto la tettoia delle case che perimetrano il parcheggio, ci cambiamo comodi, asciutti e con calma, pronti alla sudata epica, in intimo e giacca, ma sappiamo patiremo caldo. Ricky coi pantaloni dei puffi, io coi miei Vertigo Light che si inzupperrano a modino.
Alla partenza la sola neve è quella caduta stanotte, ma sono 40cm che spero ci eviteranno di raschiare la terra.. Certo che però 40cm qui..chissà quanti saranno su! Tracce di uno scialpinista davanti a noi, lo troveremo alla prima stazione che tornerà giù, dopodiché tutto da tracciare con lo sci che affonda di 20-30cm. Alberi belli carichi ma che scaricano già il loro candido carico, poco vento (per ora), ma dal cappuccio scendono le gocce (la neve si scioglie all'istante sui nostri indumenti).
Tracciamo noi, passaggio tipico sotto volte di faggi carichi (e una scarica me la becco), e mi ricordo quando qualche hanno fa venni qui con lo stesso intento, ma con la tavola: una fatica.. Tanta neve fresca e tante cadute dalle quali rialzarsi. Oggi spero sarà diverso.
Ormai il bosco è quasi finito, meglio pensare di iniziare con la prima discesa. Che goduria! Tanta neve fresca, non proprio farina, le temperature rendono questo manto un po' pesante, ma riusciamo a fare belle curve e divertirci. Ben presto, ma dopo qualche tratto a spinta, siamo già bassi, e dopo una tamponata di Riccardo siamo pronti a ripellare per tornare su.
Con mio stupore siamo solo noi, boh, o che siamo così suonati o non capisco. Beh meglio, ci godiamo tutto per noi. Si risale per la stessa pista di prima, ma dopo la volta dei faggi catapulta addocchiamo la pista che sta alla nostra sinistra.. Dovrebbe esser rossa, ma guardala, li tutta immacolata, liscia..
Salgo un po' di più rispetto a prima, giusto per vedere se si vede qualcosa da quel dosso ma..fuori dal bosco solo le nuvole basse, zero visibilità. Ma soprattutto, i pendii sommitali de La Piella così carichi di fresca non mi sembrano il luogo adatto dove cacciarsi. Via le pelli, altra discesa.
E dopo la prima divertente parte “Ricky, che dici, scendiamo di li” “Si può fare” e via per la pista immacolata, con le gambe che fino al ginocchio scompaiono sotto la neve! Bello bello, le gambe che ondeggiano nella coltre bianca, sentirò anche di sera a letto questo movimento.
Solo che come temevo, pista molto in disuso, dovremo evitare le sterpaglie, ma sopratutto i crepacci. No, crepacci veri no, ma fossi di scolo profondi si! Non ha nevicato abbastanza per tapparli, e il primo ci tocca superarlo infilandoci nel bosco. Il secondo volendo provare con una spaccata lanciata con uno sci sull'altra sponda, finirà con uno sci dentro l'acqua..
E non è finita! Altri fossi, parte piana tutta da spingere, pista maledetta. Finalmente si trova il modo di tronare sulla pista di salita, ma ormai siamo alla fine. Io un altro giretto sulla ruota me lo farei, ma Riccardo è troppo provato dalla cena pesante e dalle poche ore di sonno. Poi è vero che sono bello bagnato.. Via giù fino al parcheggio. Saltelli sui fossetti, involontari, spinta sul piano, accarezzando l'erba.
Missione compita, il sabato è stato recuperato in qualche modo. Birra e panino al bar deserto del parcheggio e si torna a casa. Speriamo che le mie prossime disponibilità possano esser sfruttate! E che caz..

Qui altre foto.

Nessun commento:

Posta un commento