domenica 6 agosto 2017

Siam mica qui per passeggiare: Fessura Franceschini e Gendarme

Sono ancora piuttosto incredulo alla salita di ieri: solo 6 tiri e alle 10e30 via già finita. Ma il saggio insegna che !quando le cose vanno bene, non chiederti il perchè". Oggi però le previsioni non sono buone , fin dalla mattinata il meteo dovrebbe drasticamente cambiare, quindi per oggi meglio qualcosa di meno ingaggioso e più breve. E invece finiremo a fare più tiri di ieri!

Ieri sera trovare una pizza è stata dura. Anche trovare un posto tenda non è stato banale. Non parliamo dei due broke back mountain che si lavavano sotto la cascata gelida mentre noi si cercava di dormire: ma io a prendere sonno faccio sempre presto per fortuna. Solo che verso le 4 mi sveglio tutto infreddolito, vacca boia se è cambiata la temperatura rispetto a ieri! Suona la sveglia, la rimando che se c'è questo freddo possiamo aspettare 20min. Finisce che tardiamo di 1h..

Il sole ancora non c'è, ma la frontale non serve alle 5e30 quando ci incamminiamo dentro la Val Canali verso il Rifugio Treviso, zona inesplorata a Riccardo. Io invece tra corsi da allievo, corsi da istruttore, Pala del Rifugio, Sass d'Ortiga, Alta Via 2 delleDolomiti, un pochetto la conosco ma ci torno sempre ben volentieri. Destinazione Dente del Rifugio visto il meteo che dovrebbe peggiorare veloce, e magari anche la salita al Gendarme o Sentinella che dir si voglia.
La vista sulla Cima del Coro e sorelle, montagne davanti, a destra e a sinistra, i soliti tornanti per arrivare al Rifugio Treviso. la vista sulla Valle delle Lede. La verticale salita dietro il rifugio verso gli attacchi, ripida, scoscesa, calda: il mio amico già si lamenta. Il Dente del Rifugio appare alla nostra vista: oggi è un po' una prova del nove, su una parete dove ricordo aver arrampicato tempo fa, ma non ricordo su cosa e come. Ok, nessun nove.
Dopo aver cercato l'attacco, ecco che troviamo lo spiazzo e la scritta alla base "Fessura": vogliamo salire la Fessura Franceschini, quella che dovrebbe essere una delle più belle qui. 6e40, ancora nessuno in vista, ma mentre iniziamo a prepararci, ecco due tedeschi arrivare: e con tutte le vie che ci sono, proprio su questa. Ricky fai svelto a partire dai.. Arriva altra gente, ma almeno va altrove.
Parte il mio amico, a districarsi in mezzo agli amati mughi. Non sembra, ma in mezzo a tutta questa vegetazione e terra, ci sono pure dei passi di arrampicata oltre il II! E umidicci..
Lo raggiungo e riparto un tiro simile, che ci porta alla base della vera fessura. Una ferla e uno spit quasi mi ingannano, io invece punto alla fessura e trovo la vera clessidra di sosta. Il mio amico mi raggiunge con un "bon, finito l'avvicinamento?", spavaldo. E intanto si lamenta pure del meteo, troppo solare per quello che doveva essere: ma cambierà..
Ed eccoci alla fessura, al tiro duro. Duro e levigato.. Però davvero estetica: questo fessurone che sale dritto verso l'alto, lungo, costante, largo quel tanto che basta per entrarci dentro ogni tanto con metà corpo, quando serve. Vedere però Riccardo che ci pensa a come muoversi, mi fa un po' paura. E infatti quando poi tocca a me..vacca che dura e che costanza! Riesco a non azzerare, ma arrivo in sosta bello ghisato.

E ora mi aspetta un tirello più facile, ma non troppo. Calma e sangue freddo, respira, ohmm, e via! Un bel lamone che ci metto un attimo a capire come prenderlo in aderenza coi piedi, poi su sul sottile e poi in una struttura tutta articolata di doppio diedro, buco fessura con rocce sporgenti. Per poi sentirmi dire "ma te secondo me ti sei complicati la vita, stavi piu a sinistra e fuori ed era facile". Non sono convinto della relazione dei SassBaloss, e sosto sulla sinistra dopo un occhiata alla foto del libro del CAI-TCI.
Arriva il mio amico, gli dico che mi sembrava più logico, che poi mi sembra pure logico salire verso destra. E infatti va bene. Parte per un diedro fessurato strano, e in breve arriva a una sosta dalla quale si sentono i vicini su un'altra via. Troppa gente, una cordata infatti poi verrà sulla nostra via.
A me tocca un tiro che pare di trasferimento, ma che presenta un traversino iniziale "allegro", e poi della roccia delicata. Ma la sosta almeno è buona, un fix e una ferla! Dopo averla costruita, ecco che vedo i chiodi alla mia destra, la nostra vera sosta. Evabbeh. Il diedrone da qui fa paura..
Con la sosta che inizia ad affollarsi, il mio amico parte. Il diedro fa paura essendo grosso, irregolare, strapiombante: ma alla fine non è per nulla difficile e nemmeno faticoso se ci si muove bene. Diventa solo un problema tirare la corda dopo esserne uscito per gli attriti che fa!
Ed eccoci fuori! Pensare che abbiamo fatto più tiri di corda oggi che ieri.. Strano. Intanto il cielo sta un po cambiando, d'altronde sono le 10e30 e l'avevano detto. Almeno il mio amico mette di lamentarsi per la giornata forse sprecata.
Volevo provare il Gendarme..e proviamo! Se no quando mi ricapita? E da spavaldo, "faccio io il tiro da primo!", ripensando poi a quel V+.. Ma si dai proviamo! Primi metri facili, poi il chiodo e..la placca. Ma te possino placca maledetta! Solo piedi, quasi niente mani, e dopo un po' di tremolio..afferra il rinvio e aiutati. O salvati, a seconda dei punti di vista.
Poi lo strapiombo di V+ lo supero eh, ma la placca di IV+..gioie e dolori. Segue comunque un traverso e una salita croccanti, e nella parte finale il tutto è reso più frizzante da una corda che tira perchè gira dietro una specie di spuntone. Arrivato alla sommità, devo quasi parancare la corda per recuperarla!
Mi raggiunge il mio amico, rimpinziamo la calata con un nostro cordino e una maglia rapida, mentre un'altra cordata di tedeschi ci raggiunge. Appena possiamo ci caliamo sull'altro versante, e osservando il gendarme, la solita domanda: "ma come fa a stare su?!".
Cavolo se scotta il gigi! Pochi metri di camminamento e altre due calate, e la mano che si ustiona. Giunti alla base, fine dei pericoli. Ah no, spostati un po' va la che da sopra arrivano altri sassi di chi scende. Una bevuta, una mangiata, poi meglio andare prima che il cielo si scateni.
Discesa calda nel bosco, afosa, e poi corsetta per dribblare gli escursionisti che non temono il temporale. Arrivati all'auto, qualche tuono in lontananza avverte che qualcosa sta arrivando: e quando mezzora dopo arriva.. Vento forte, pioggia intensa, grandine! Ricky va la, che abbiam salvato la giornata!

Qui altre foto.
Qui report.

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