lunedì 21 agosto 2017

Vacanza Vagabonda 2017

Vacanze non programmate, vacanze vagabondate, vacanze fortunate.
Si parte venerdì pomeriggio, con logistica impeccabile: ognuno con la propria auto. Strada normale fino al Decathlon di Verona, illuso di trovare l'amaca, rimedierò con una sedia. Mi trovo a Sarche col mio compagno di avventura dei primi due giorni: Giorgio. Destinazione Vallesinella: parte la prima e la seconda avventura.



Io e Giorgio scendiamo da Vallesinella, aggiriamo il Brenta da sud per recarci verso l'imbocco della Val d'Ambiez, dove Riccardo e Lorenzo ci aspettano: mentre il mio compagno di scorribande dei primi due giorni raggiunge la famiglia, io mi fermo con loro per fare qualcosa nei prossimi due giorni. Saltati i possibili piani che ci eravamo fatti venerdì, dopo una bella pizza apparecchio la mia auto per dormirci dentro: l'indomani Lorenzo resterà a riposo, con Riccardo invece andrò a scalare.


Di nuovo al mio campo base itinerante, la mia auto. Lorenzo e Riccardo stanchini dei giorni passati, e vogliosi di non rimanere imbottigliati nel traffico domani, optano per rientrare domattina a casa. E io? Allungo a Giorgio il materiale che mi ha lasciato in auto: il carissimo mi concede la doccia che gli avevo implorato, e mi offre la cosa che speravo "Vuoi fermarti a cena?" "Se proprio insistete..". Un piacevole ristoro per stomaco e mente, e via verso la Val di Peio, che in questa settimana ci inserisco un progettino che avevo in mente da un po'.


Sceso all'auto, ristorato con la birra e il pane col pesto, sdraiato un po' al sole sonnecchiare, che si fa? Sapevo che erano in valle, un saluto mi faceva piacerissimo farlo a tutti. E invece altro che saluto! Aperitivo con Erica, Manuel, figli, Claudia, Roberto, cani, doccia (questa spudoratamente chiesta), cena in compagnia, e pure ospitato a dormire su un divano letto. Ospitato-minacciato da più fronti.. Ma di certo riposato, e visto il meteo e la proposta di Flavio per i prossimi giorni, me ne sto a letto fino alle 8 e poi relax!
Segue una pacata di giornata alla ricerca di qualche oggetto da acquistare, per poi finire a comprare due magliette. La spesa per il pranzo a base di formaggio, pomodoro, mele e pane, la telefonata di Flavio per concordare la logistica di stasera, la sistemazione di alcune foto, e via verso le Dolomiti! Gran traversata per evitare l'A22, e alle 20e15 accendo il fornellino per la mia cenetta.

Zaino fatto, cena fatta, a nanna in auto: i due bergamaschi arriveranno verso mezzanotte, alle 6 suonerà la sveglia per la colazione e per poter partire presto per un'altra gran salita.


In rientro dal giornatone di oggi, già si pensa al prossimo. Sistematici a Passo Sella, una nuova notte a dormire nel mio campo base itinerante, per poi svegliarsi all'orario bergamasco e ripartire insieme a Cristina, Ermes e Luca, alla volta di una via che avevo già salito ma che ripeto volentieri, non fosse per la compagnia.  Non fosse per i due giorni di prese in giro sul mio non accento romagnolo..


Il meteo non concede spazio: oggi non si fa una mazza. O meglio, non si può pianificare nulla finchè il cielo non si sistema. E allora.. dopo una bella colazione e qualche commissione, ci incastro ad hoc una cosa a cui tenevo.


Decisamente  cotto, guidare fino in Valsugana con questo meteo e con l'A22 bloccata (faccio tutta strada normale) è lunga. Speravo fare in tempo ad arrivare al Rifugio Erterle per salutare Maurizio, ma è troppo tardi, e di certo il temporale che imperversa da qualche ora in queste zone, non aiuta. Torna giù, trova una pizzeria, e vai su verso Malga Sorgazza. Preparato il letto, buonanotte che tra poche ore si corre.


Coi piedi a mollo a riattivare la circolazione, il mars e la birra presi in auto, la vacanza va finendo. Il lungo viaggio per evitare la A22 fino a Verona, la ricerca di un santissimo bar aperto per prendere un caffe, e i pomodori mangiati come mele ma che mi fanno venire mal di stomaco, torno in pianura in tempo per una cena con amici.

Amici, tanti ne ho trovati e ritrovati in questi giorni. Grazie alle persone che mi hanno tenuto compagnia in questa vacanza atipica (diciamo anormale per i normali) e di un po' fuga dalle preoccupazioni: Giorgio, Riccardo, Lorenzo, Chiara, i Malagutti, Erica, Manuel, Claudia, Roberto, Flavio, Fabio, Cristina, Ermes, Luca. Grazie a chi mi ha concesso ben due docce (per il resto mi son dovuto ingegnare come si poteva), alle due notti nel letto del rifugio, a quella nel divano letto, alle restanti nel mio campo base itinerante. Grazie alle stelle, che spesso mi davano la buonanotte essendo l'ultima cosa che vedevo prima di addormentarmi.
Life is a journey, you must travel.

Enjoy Life.

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