lunedì 1 gennaio 2018

Capodanno a Sperlonga

Ci sta, qualche giorno di relax al sud, al calduccio, arrampicando ma magari non disdegnando un bel bagnetto. Tramonti e albe colorati, maniche corte, occhiali da sole. Una fava! Secondo me più sfigati di noi c'è solo il coyote che insegue il pennuto. 

Io e Stefania abbiamo per nostra fortuna compiuto parte dell'avvicinamento automobilistico, e in un paio d'ore siamo al Ristoro da Guido, che non ha ancora messo le paste calde fuori.. Ce la prendiamo con calma confidando il clima migliori, ma alla fine verso le 9 ci incamminiamo verso "Il Castello Invisibile". Avvicinamento che ci ricorda un po' Finale Ligure, speriamo non fare la fine dell'ultima volta.. 

Cercando le vie più facili, sembra che ci siamo solo noi. Ma tra poco si popolerà vistosamente questo balcone sul mare azzurro di Sperlonga. Fa quasi caldino quando batte il sole, meno male. Fa ancora più caldo quando ti ritrovi impiccato sul passaggio stronzo del tiro, ma pagheremmo per avere anche domani e dopodomani così! 

Una volta pranzato, ci spostiamo alla ricerca della via, lo Spigolone Ferrante: Francesca e Marco stanno arrivando, ci troveremo all'attacco. E mentre lo cerchiamo, troviamo Anna e Pier, che seguendo indicazioni errate e "idee femminili" sono da tutt'altra parte. Insieme andiamo alla ricerca in questa piccola selva.

Le comiche. Noi quattro a cercare l'attacco, gli altri due che vagano cercando noi, ci vediamo infine a qualche settore di distanza e dialoghiamo via telefono. Anna e Pier fiduciosi di aver trovato la linea giusta, si preparano a partire, ma sono dubbioso: camminando più avanti dei cordoni fan pensare sia laggiù. AL telefono chiediamo ai nostri amici di intervistare le persone che gli stanno intorno per risolvere l'arcano, ma pare impossibile. 

Vabbeh, io parto, e dopo dei gradoni e qualche passo delicato scorgo una smitragliata di spit, divisi in 3-4 linee, e col cazzo che siamo sul IV! Guarda che ore sono, valuta le difficoltà nel trovare dove diavolo gira questa via, sempre che sia questa..bene, disarrampico e torniamo in falesia. 

Anna e Pier continuano, e ci riferiranno che nel nda sarebbe servita vanga e machete. Francesca e marco si sono fermati al settore di falesia che vedevamo. Noi si torna al Castello Invisibile a fare qualcosa che possa darci gioie e non bastoni. Tra una cosa e l'altra, ci si gode il tramonto, ma non siamo gli ultimi a lasciare la falesia. 

Birrona da Ristoro da Guido, e via a cercare chiavi, appartamento, accendere la caldaia, fare due trazioni, la spesa, due trazioni (per chi c'arriva, chi non ci arriva viene sollevato). La serata scorre piacevole con una sana cena strozzata da risate senza manco esser ubriachi.. Video

Ieri sera no, ma stamani voglio farmela una corsetta sul mare. Sveglia presto, e col buio e la frontale me ne vado in spiaggia: un po' di timore non conoscendo la zona, poi tanto ribrezzo nel vedere come i pescatori di questa notte abbiano lasciato i loro rifiuti sulla sabbia. Vedo l'alba, assaporo la vita, qualche salitina, e qualche foto. Rientro preoccupato di essere in ritardo, che i miei amici mi stiano aspettando per andare ad arrampicare: e invece, sono tutti a letto. 

Deciso che le vie le lasciamo stare, torniamo in falesia, e optiamo per un comodo "Monte Moneta": sole zero, tanto nuvole, e quasi freddo, anche se la salita scalda bene. Una minuziosa descrizione dell'avvicinamento, ci porta al settore facile già occupato da una comitiva di ragazzi tedeschi. 

Qualcosa è rimasto, e iniziamo ad arrampicare timorosi di quanto tempo avremo a disposizione: maledetto meteo! La falesia si popola, ma almeno non siamo ai livelli di ieri per sgomitare per fare un tiro. Con la Ste decidiamo di provare una via, o almeno unire due tiri della stessa, ma una volta giunto alla prima sosta..mi sembra troppo duro e bagnato lassù..no no, le vie dobbiamo lasciarle stare! 

Con ancora un sacco di voglia di arrampicare nonostante le due goccette che stanno scendendo "dai, facciamoci questi due tiri facili poi andiamo" ma i nostri due amici sono già qui a dirci "Noi andiamo da Ristoro da Guido, troppa apocalisse meteo annegheremo tutti morendo coi polmoni pieni d'acqua". Stoico salgo, ma dopo due rinvii devo arrendermi: piove troppo. 

Mentre gli altri scendono, col mio ombrellino salgo al grottone del paretone centrale: lì di certo non piove, e infatti ci sono molte persone, anche se poche arrampicano.. Che bestie, che strapiombi.. Scendo correndo, nella speranza di ritrovare i miei amici non già davanti alla birra: arrivo appena in tempo, sono appena arrivati all'auto. Perfetto, posso cambiarmi (mo vacca, emano fumo come se fossi una centrale geotermica), tranne i pantaloni, che son quelli ridotti peggio. 

Ma facciamoci un giretto alla Grotta dell'Areanuta! Dopo lo spuntino e aver concordato la logistica della serata con Anna e Pier, andiamo a cercare questo posto mitologico. 291 gradini da scendere, che da risalire saranno una goduria (davvero! avercelo a casa un posto così!). Che dire, la grotta pare di esser al cinema: dei mostri che arrampicano robe che non mi sognerei manco esistano. 
Tallonamenti, biditi, voli nel vuoto. No ci sono parole, ma di certo restiamo incantati: il tempo scorre, e noi col naso all'insù. Io che manco riesco a fare la bandiera..beh dai, faccio quella senza vento!

Ma stasera ci penso io a incantarvi col mio risotto! Doveva essere "non fate cucinare Pelle" e invece se non fosse per me.. Cenone semplice, non esageratamente abbondante, ma divertente: di certo senza sprechi di alccol, finiamo tutta la birra e il vino che c'è! Stappo della boccia in riva al mare, e poi tutti a ballare in centro a Sperlonga. Quasi tutti, ma tra quelli che non stanno fermi, c'è l'imprevedibile folletto dai capelli rossi. Pure il trenino. Domani piove. 

E infatti il primo dell'anno le previsioni davano pioggia, perciò inutile svegliarsi troppo presto. Ce la prendiamo con calma, sistemiamo l'appartamento, e ce ne andiamo a fare un giretto alla Montagna Spaccata. Il meteo non è poi così male..si poteva arrampicare forse..ma sarebbe stato forzato, e poi tra poco ci prendiamo un temporale che metà sarebbe bastato. Ma anche meno. 

Visita allo squarcio nella roccia, con vista sul mare, e tanta voglia di arrampicare.. Finchè siamo qui, andiamo a vedere dove sono gli attacchi delle vie, che anche se vietate..sarebbe bello fare. Tantissimo vento, ma un po' di sole, ci accompagna nel mini trekking sopra la scogliera, fino a trovare tanti spit e la probabile calata, dove giace una corda di risalita di qualcuno che sta facendo lavori. 

Una volta deciso di scendere, mega temporale che ci inzuppa come pulcini: solo Marco ha la giacca impermeabile, noi coi nostri piumini facciamo la fine dei fessi. Ormai che siamo qua, e che hanno aperto il cancello, la Grotta del Turco merita una visita, e sognare il traverso pure.. 

E così finisce la tre giorni di Sperlonga. Ma no, non finisce così! Finisce con una mozzarella da Ristoro da Guido! Madonna che buone le mozzarelle.. Che bastardo il meteo.. vabbeh, prossima volta!

Qui altre foto.

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