domenica 19 febbraio 2012

Febbio snow, l'abito non fa il monaco

Dalla prima volta che salii da Prada al Chierego mi venne voglia di provare una volta a salire con le ciaspole e la tavola sullo zaino, e poi scendere con quella. Ma dubbi mi sorgevano e limitavano.. Scarponi: quelli da snow sono grossi, ci stanno le ciaspole? E i ramponi? E farsi qualche ora di salita con quelli, son comodi? Tavola: come la lego? Come la metto? Vestiti: giacca e pantaloni sono pesanti, se li metto per salire faccio la sauna..
Poi venne Cima d'Asta, un girone della madonna, tutti scialpnisti tranne noi, e capimmo il perché. Basta, devo imparare. Ma la tavola..è la tavola. Non sono per nulla bravo in pista, ma la neve fresca, che goduria..
Una lezione di sci l'ho presa, oggi proviamo la discesa con la tavola non in pista! Destinazione Febbio, piste ormai dismesse da anni, perciò non battute, anche se sempre piste. Sabato sera dopo il Lagorai a provare gli scarponi.. E le ghette su quelli da snow non ci stanno. E salgo coi pantaloni pesi o coi vertigo.. Bon, l'abito non fa il monaco, perciò scarponi da montagna (anche se dentro l'attacco avanzano un paio di cm ai lati), Vertigo (poi al massimo per scendere metto i copripantaloni), giacca mi vestirò a strati e poi il guscio Montura, tavola..legata alla buona allo zaino. Via!
Meteo cacchina, ma lo sapevo, non mi importa, non dovrei perdermi. Parto dal parcheggio carico come una molla, pesto la neve soffice, fuori traccia anche con le ciaspole si affonda.. oh, mi preparo alla goduta. Salgo a spron battuto, la visibilità cala, (20m?), inizia a nevicare, ma va bene. Incrocio altra gente, solo due con la tavola, gli altri con gli sci: arriverò anche io.
Arrivo all'arrivo della seggiovia, stò sudando un sacco, nevica sempre più, ma voglio salire ancora. E salgo. Uscito dal bosco mi do un limite, sono salito di 600m in un'ora, non si vede una mazza, basta, è ora di calzare la bestia. E di vestirsi..
Poi giù, e che il divertimento abbia inizio. Per terra un sacco di volte, una fatica a rialzarsi grande (con le mani si affonda e non si riesce a fare presa) ma sempre col sorriso sulle labbra. La tavola nella neve così soffice si pianta in profondità in un attimo, e per tirarla fuori via di salti. Oh quanto ho da imparare!
Qualche tratto decente riesco anche a farlo, almeno. Ma suon di cadute sono bagnato come un pulcino, i pantaloni non reggono così tanto, fortuna che non c'è freddo, altrimenti.. Alla fine ci metterò più di un'ora e mezza a scendere: quanto sono scarso! Ma dai, posso dare la colpa al fatto che gli scarponi ballano un po dentro gli attacchi..
Divertito un sacco, anche se speravo di scendere meglio. Chissà che non ci riprovi.. Beh, sempre in parallelo allo sci. In ogni modo, l'abito non fa il monaco, ma un monaco senza abito..chi gli crede?!

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2 commenti:

  1. Ciao, ho provato ieri e ieri l'altro a salire e scendere con ai piedi dei La Sportiva nepal evo gtx, per la discesa in tavola attacchi nitro. La salita con ciaspe ramponate è andata da dio. In discesa (serale sotto la stellata!) su pendenze modeste qualche problema di rigidità del collo dello scarpone, ma aderenza all'attacco perfetta.
    La prossima volta provo una discesa cambiando allacciatura e una assicurando il collo dello scarpone allo spoiler (non troppo stretto).
    Tu hai fatto prove di questo tipo? Qualche tip in merito? Grazie. Gianluca.

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  2. no no, masse! te mi sembri ben piu esperto di me!
    io gia sono scarso in pista, quella volta ho voluto approfittare di una giornata nevosa per provare la soluzione snow-alpinismo (in sostituzione allo scialpinismo), ma resta abbastanza scomoda. Lo scarpone da montagna non è abbastanza rigido, e io ho cmq solo degli attacchi da pista (perciò molto grandi rispetto allo scarpone). e poi mi son reso conto che si, bella la neve fresca, ma c'è da sperci andare! se no affondi sempre.
    cmq lieto che il mio post ti abbia "ispirato"

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