domenica 26 gennaio 2014

Battesimo sci alpinistico: Monte Sole

E venne il giorno. Davide si mostra disponibile a farmi provare, e dopo un travagliato noleggio sono attrezzato per il battesimo. Destinazione Val di Rabbi, Monte Sole: facile e sicura.
Il meteo ci mozza un po’ le gambe però: durante il viaggio, Riccardo che è a Peio a sciare mi dice che è nuvolo e nevischia e la notte ha fatto 5-10cm di neve, e mentre entriamo nella Val di Sole alla ricerca di un bar abbiamo conferma di ciò siccome il sole dell’A22 lascia posto alla nuvolaglia. Al parcheggio della partenza, già affollato, la nuvolaglia è una nevicata.
Vento, cime fumanti (quando si vedono), certo che se la mia prima volta deve essere sotto neve sferzata dal vento con visibilità pari alla miglior nebbia padana, uffa.. Ma siamo in ballo, balliamo. Davide, Marco, Claudio, Roberta, tutti molto gentili mi aiutano a prepararmi e danno qualche dritta. Finalmente giunge l’ora..clack clack, e si parte.
Metto i piedi sulla forestale, Davide mi da qualche spiegazione su come scivolare..e scivolo. Non noto particolare disagio in ciò, certo che i primi passi si sente lo sci sbattere sul terreno visto che lo sollevo troppo. Prendo confidenza e via che si sale.
Grazie alla curva a sinistra ci si addentra in modo deciso nella Val Cercen: ora si vede qualche cima, il paesaggio è più gustoso, e finchè siamo nel bosco il vento non si sente. Si sale si sale, con calma vista la pendenza. Deve aver fatto tanta neve con del caldo visto come la dama bianca condisce i pendii che si affacciano sulla forestale.
Provo a tratti a fare nuova traccia nella neve fresca per provare cosa voglia dire, sono un tot curioso! Quando poi tocca provare il cambio di direzione..questo sì che è un movimento innaturale, ma senza tracollare a terra riesco a cavarmela.
Poco dopo la Malga Monte Sole bassa la fame morde e ci fermiamo per uno spuntino. Ben presto si esce dal bosco, vedo i primi pendii da scendere..oh che voglia! Ultimi metri sulla forestale e siamo alla Malga Sole Alta, il meteo è più favorevole, vento ma qualcosa si vede e un filo di sole. Si inizia a fare sul serio, si inizia a salire qualcosa che dopo sarà gustoso scendere.
Arriviamo in cima, scatta la grande preparazione. Metti la giacca, togli le pelli, stringi gli scarponi, metti il casco (si sa mai), foto, e poi si prova. In salita poca fatica, ci speravo, ma in discesa che male.. Sarà che son scarso, sarà che son teso, sarà che non sono per nulla rilassato. Ma il naufragar m’è dolce in questa fresca! Meno male trovo neve buona, avessi trovato croste mi sa che mi sarei rotto le scatole e forse anche qualcosa di fisico..
Mi spiegano un po’, mi aspettano, ma son proprio lento, ma mi diverto un sacco! Un paio di cadute, cerco di galleggiare il più possibile, ma se sbaglio mi si affossa lo sci, e rialzarsi è pure dura! Però che bella sensazione, mi ricorda con la tavola quando a bordo pista cercavo la neve fresca. Ora c’è “solo” da migliorare la discesa, poi si apre un mondo.
Arrivato alla malga vorrei dire “già finito?” ma meglio non dimenticare le numerose pause precedenti per far riprendere fiato ai muscoli sotto il ginocchio! Gli altri si godono altre discese, io me ne vo per la forestale che non voglio rischiare. Anche se a un taglio nella neve fresca non riesco a resistere.
Toh, nei pressi di Malga Monte Sole Bassa un ciaspolatore..ti supero! Ah ah! Ma non sputiamo nel piatto in cui ancora mangio. La discesa che a piedi sarebbe stata infinita, sci ai piedi (per la maggior parte di tempo a spazzaneve) è parecchio rapida. Un tratto in piano e uno in leggera salita si faranno sentire il giorno dopo sui tricipiti, che fatica! Sapessi almeno fare un po’ di sci di fondo me la potevo cavare..
Ultimi metri prima del parcheggio e..ultime cadute! È fatta, buona la prima, oggi molto semplice probabilmente, ma per ma va benissimo!

Qui altre foto.
Qui report.

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