giovedì 14 agosto 2014

Vacanza dolomitica, day 8: perlustrazione di Falzarego

Prologo e Epilogo.

Ieri siamo a Cortina, al Camping Dolomiti, installati, mangiato e brigato in attesa che il meteo migliori. Ma anche per oggi le previsioni non sono incoraggianti, mentre per domani e sabato danno possibilità alla grande di sole. Sai che famo allora? Esploriamo la zona dove pensiamo andare ad arrampicare, così almeno cerchiamo già gli attacchi e simili e non perdiamo tempo in futuro..
Sveglia con calma, e la sorpresa di un cielo mica troppo minaccioso: ci girano già le balle. Diretti a passo Falzarego, fa bello freschino laggiù! Caffettino e poi in cammino, vestiti da turisti e con guide e macchine fotografiche in mano, ci mancano solo gli occhi a mandorla! Ah, e a me mancano le batterie della macchina fotografica, porca pupazza, oggi fotografa solo Riccardo.
Si sale sul sentiero verso la base del Piccolo Lagazuoi, dove corre la via Cengia Martini. Scorgiamo una cordata, e sia a sinistra che a destra gente che arrampica a monotiri: ma c’è una sorta di falesia! Porca miseria, potevamo fare qualcosa.. Va beh, teniamoci per domani.
Alla base vediamo una roccia bellissima, due chiacchiere con chi è più fortunato di noi e arrampica, e poi continuiamo il nostro giro rimanendo alla base della parete e camminando verso ovest, alla scoperta di altre vie, monotiri, gallerie, ecc. Finché non finiamo in un canalone dal quale scendiamo verso la macchina. Insomma, il meteo regge più di quello che doveva, ma a ben pensarci è un bene visto che non abbiamo nulla con noi per coprirci nel caso venga giù dell’acqua..
In macchina e via al Risotrante da Strobel, parcheggio per visionare le vie che corrono sulle Torri di Falzarego e Col dei Bos. Saliamo lungo il sentiero come se fossimo due escursionisti della domenica, vestiti quasi bene e con scarpe non proprio adatte a terreni resi infidi dalla pioggia incessante di questa stagione balorda, ma tant’è. Almeno Riccardo fa incontri e foto interessanti..
Si sbuca sul sentierone che poi diventa quasi piano, e il cielo inizia a farsi minaccioso.. Ci si dirige verso l’ospedale militare, per poi piazzarsi su una roccia e alzare lo sguardo alle pareti rocciose e abbassarlo sulla guida del Bernard. Si sogna e ci si maledice per la giornata che doveva essere peggiore, e invece qualcosa si poteva fare.. Amen.

Qui foto della giornata.

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