sabato 12 dicembre 2015

Zigzagando all'ombra: Mercurio Serpeggiante

La pasticceria la Bologna fu galeotta: una fetta di torta formato grattacielo, una guida che sbuca dallo zaino, un consiglio di un amico, e la frittata è fatta. Oggi si va alle Coste dell'Anglone, Mercurio Serpeggiante: fino a ieri indecisi tra Rocca Pendice e le Placche Zebrate, ma si sa che tra i due litiganti il terzo gode. Tra Arco e Rocca Pendice scegliamo Arco per stare al sole e non nella rischiosa nebbia; poi invece che due viette alle Placche Zebrate, un "vi consiglio Mercurio Serpeggiante" di Giorgio ci fa deviare verso le Coste dell'Anglone. 
Per una volta, dopo Dinosauri o Luna Argentea, riesco a parcheggiare nel campo sportivo giusto, ma già il naso fuori dalla macchina ci fa capire che fa un freddo becco. Ci stà, 0 gradi erano previsti, ma uscirà il sole a scaldarci su questa parete esposta a sud! Ci incamminiamo fiduciosi, e in breve giungiamo all'attacco: ci siamo solo noi..vorrà dire qualcosa? 
Nonostante esser partiti alle 6, attacco il primo tiro alle 9e15, e considerato il coprifuoco che ho per stasera, ho già paura sia tardi: mi prometto di fare poche foto e sgaggiarmi, che alla fine 12 tiri sono 12 tiri. Ma perchè siamo venuti qui?! Il primo impatto con la roccia è la ghiacciata di dita, e dalla prima sosta noto che il sole non riesce a uscire a causa di una guglietta sulla cresta Stivo-Bondone.
Arriva Stefania, che riparte subito, e almeno il sole esce a farci ombra sulla roccia: pare un miraggio. Lentamente mi scaldo, ma dire che si stà bene sarebbe una bugia! Finalmente posso partire, mi sono già rimesso le scarpe per accellerare i tempi quando ho capito che la mia amica fosse arrivata in sosta.
Le difficoltà sono ancora contenute, i cordini nelle clessidre indicano chiaramente la via, la temperatura percepita si è fatta più piacevole, e ciò ci permette di essere veloci quanto basta a rispettare gli orari. Solo qualche passettino ci fa posizionare e riposizionare i piedi prima di trovare l'assetto giusto, l'arrampicata è ancora plaisir.
E tra i passettini, annoveriamo la partenza del quarto tiro, dove Stefania cambia strategia di approccio alla placca fessurata. Mentre percorro io questo tiro, mi lascio andare a non mantenere la promessa delle poche foto: si inizia a stare discretamente e tutto fila liscio, mi permetto un click.
Già i tiri precedenti zigzavano un po', adesso il quinto tiro finisce proprio con un traverso netto verso sinistra con pure tratto in discesa! E col sole che inizia a farci "cucu me ne vado". Il classico lieve contorsionismo in sosta per scambiarsi la conduzione della cordata, e si riparte.
Appare il V grado.. O meglio, il V-, ma in traverso è sufficiente ad aumentare il tempo richiesto a superare i metri di arrampicata. Un cordino incastrato in uno spuntone fessura smorza la tensione e consente al capocordata di proseguire verso un bel diedro.
E adesso? C'è da andare di li? Questo traverso esposto verso sinistra a tratti aggettante? E soprattutto, ora che siamo all'ombra?! Sì, proprio per di li, con le dita che man mano si raffredderanno pesantemente, proprio quando di dita e braccia me ne servono parecchie. Con qualche sbuffo, arrivo a una sosta tanto comoda quanto scomodi sono i tiri con cui confina!
Già concordato alla sosta precedente, riparto io per il tiro chiave, che è davvero chiave! A parte il fatto che per 6-7m non si vede una protezione e ci si trova di nuovo su traverso esposto, stavolta verso destra, poi la situazione si fa sempre più strapiombante! Non so come, ma riesco ad avanzare senza azzerare, per poi arrendermi sotto lo strapiombetto, dove la mancanza di sensibilità alle dita mi consiglia di non rischiare. E anche così non è facile superare i prossimi metri, e se ne accorgerà anche Stefania! Roccia ottima sulla via, ma non sempre, una scaglia invitante ma traballante fa traballare anche noi.
La mia amica è cotta, ma riparte lei per il nono tiro, dove il V-, il freddo e la fatica precedente la mettono un po' in difficoltà. Provo a darle qualche consiglia, ma non ascolta, troppo concentrata. Non oso guardare che ore sono, ora che la via si fa tosta il tempo si starà dilatando a dismisura, e siamo destinati a gelare su questa parete ormai completamente in ombra.
Da questa via scendere in doppia sarebbe un'impresa, più facile continuare, nonostante il freddo Ci manca solo si alzi il vento..ed ecco una debole ma pungente brezza. Il prossimo tiro è l'apice del serpeggiamento: scalo, arrampico, e mi ritrovo sopra la sosta di prima ma avendo percorso il triplo dei metri che mi ci separano in linea d'aria!
Altro bel traverso, con del V+, e riparto io. Sembrava più duro a vederlo da lontano, ma non scherza, ora che ci si mette anche la non amata placca poi.. Accidenti a noi, "andiamo ad Arco che stiamo al sole!", brrr. Delle frecce mi indicano la via, ora siamo troppo vicini a Luna Argentea, e la logica mi farebbe andare altrove.
Stefania mi cede volentieri anche l'ultimo tiro, d'altronde ci stà, è la via più lunga che lei abbia mai affrontato (finora). Un invitante roccia rotta sopra di noi, ma una perentoria freccia verso destra a prendere quello strapiombo, via a destra! Ma via anche di A0, è tardi, V+ di forza con le dita gelate anche no, e comunque anche A0 si fa una fatica bestia.
Arrivo in sosta, soddisfatto, gli azzeri oggi me li perdono abbondantemente vista la poca sensibilità alle dita e le difficoltà che non farei nemmeno in situazioni confortevoli. E 6h15 per 12 tiri mi gusta come tempo! D'altronde quando la via è "indicata" e non c'è da perdere tempo a cercarla, si viaggia bene.
Arriva anche Stefania, e dopo la risata isterica del tiro precedente, le maledizioni a Giorgio per averci consigliato questa via, ora anche una dedica speciale gestuale al nostro amico a casa.. Facciamo in fretta su la roba e scheggiamo giù, magari riusciamo a fare in tempo a tornare a casa quando devo!
Discesa comoda, meno male, mi ricordavo un'altra discesa ben più lunga e invece qui si va bene. Un bel mezzo tramonto verso sud, reso rosso da tutto l'inquinamento che affligge la pianura. Bella via e soddisfatto!

Qui altre foto.
Qui e qui report.
Qui ottima relazione testuale.

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