lunedì 28 marzo 2016

Tessari bagnata, ciliegina rovinata

Dopo la giornata di sabato e quella di ieri, ci starebbe una bella ciliegina sulla torta: una bella arrampicata magari, per riprendere confidenza con questa attività. E fino a qualche giorno fa il meteo prometteva anche bene, ma ieri..pioviggine e pioggia.. Ueh!
E niente, ormai siamo in ballo, balliamo. La diatriba Arco vs Tessari iniziata ieri sera, prosegue in auto. Strisce di pioggia nel mantovano. Il bar ben fornito di Affi si rivela una trappola per la decisione. Anche lì uggioso e pioggerella. Andiamo a Tessari, almeno dimezziamo le ore di strada in caso di pive nel sacco e almeno anche in caso di pioggia qualcosa dovremmo riuscire a fare..
Parcheggiata l'auto, la pioviggine non è poca, e si prende tempo in chiacchiere. Si prende, non si perde. Poi si parte decisi, "almeno 2 vie, meglio3!". Scorrendo la base ci fermiamo al primo bollo, la prima via, una delle più facili, anche per tastare quanto sia bagnata la roccia. Alleluja.
Parte Simone, qualche incertezza per la non aderenza che si trova ad affrontare. Paesaggio stupendamente limpido e privo di rumori molesti (ovvero, nebbia, umido e autostrada roboante). 60m di corda scorrono, le urla si sentono come deboli sussurri. Partiamo anche noi.
Arrampicata facile, si rende necessaria solo un po d'attenzione per il bagnato. Optiamo per la strategia di tirare una via a testa, così evitiamo di fare e disfare nodi, quindi Simone riparte e io e Stefania attendiamo che superi la placchetta e poi prosegua per altri 60m pieni.
Placchetta divertente, e nella via di fianco a noi un'altra cordata che a avuto la nostra stessa idea oggi. Siamo fuori quando iniziano a scendere gocce di pioggia e non di pioviggine. Facciamo su la roba in fretta e furia, iniziamo a scendere nella speranza smetta e che ci faccia riprendere l'attività.
Invece no, piove bene, bagna bene, ce ne stiamo al bivio con la traccia degli attacchi nella speranza smetta, ma non succede.. Mangiamo qualcosina, apro l'ombrello, ci mettiamo a piantare chiodi e fare soste giusto per passare un po' il tempo. Spacchiamo rocce come picconnatori, e alla fine smette di piovere, ma tutto è tutto molto bagnato.

Il Platano ci consolerà: mangiare in luogo di folli.

Qui altre foto.

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