venerdì 19 agosto 2016

Inside me, inside you (dolomites): Alta Via 2 delle Dolomiti

Chi?
Io, da solo. Alcuni, anche durante l'alta via m'han chiesto perchè da solo, e la risposta era "perchè se a fare una cosa del genere in queste modalità mi porto qualcuno, poi lo perdo come amico!", ma in realtà era comunque una cosa che dovevo fare da solo.

Cosa?
Alta Via Numero 2 delle Dolomiti. Questa guida parla di 180km (210 da città a città) e di 11500m di D+, mentre questa del buon Paolo (ottima, contiene già le immagini delle mappe, così si può fare a meno delle cartine) parla di 170km e 10500m di D+. La più lunga ovviamente, ma anche la migliore per la logistica (stazione dei treni alla partenza e all'arrivo).

Dove?
Dentro le Dolomiti. Dentro me stesso.

Quando?
Beh, le vacanze estive quest'anno hanno preso una piega inaspettata.. Parto appena riesco per farla nel minor tempo possibile, mi impongo che massimo 7gg (ce ne metterò 6..).

Perchè?
Domandone! Le alte vie sono una delle tante cartelle della "To Do List", ma diciamo che pensavo tenermele per altri periodi..purtroppo invece questo è cascato a fagiolo. Tempo libero, nessuno con cui condividerlo, meteo che pare stabile, ma sopratutto voglia di fare della fatica, tanta, per tanti giorni, per non pensare, per capire, per risolvere. Poi se si riesce a farlo in posti belli e che mi piacciono..

Le 5W del giornalismo forse riassumono l'avventura all'atto del suo concepimento, ma non certo nel durante. E non basterebbero mille parole, nemmeno diecimila, per descrivere TUTTO, e non vorrei nemmeno farlo se no che tediata darei? E inoltre, a tanti giorni dalla fine del viaggio, molti ricordi sono meno freschi e non riaffiorano sforzandoli.
Foto, racconti, anedotti, sensazioni, emozioni, sono proporzionali ai km percorsi, ai metri saliti, a quelli scesi, alle vallate, cime, passi, rifugi attraversati, alle persone conosciute. Ma qui devo fare un riassunto, anche perchè sono viaggi che ognuno deve vivere a modo suo e con motivazioni sue (magari non le mie!)

Link al giorno 0, Bressanone: racconto e foto.
Link al giorno 1, Bressanone - Rifugio Genova: racconto e foto.
Link al giorno 2, Rifugio Genova - Rifugio Boe: racconto e foto.
Link al giorno 3, Rifugio Boe - Passo Valles: racconto e foto.
Link al giorno 4, Passo Valles - Rifugio Treviso: racconto e foto.
Link al giorno 5, Rifugio Treviso - Rifugio Boz: racconto e foto.
Link al giorno 6, Rifugio Boz - Feltre: racconto e foto.

Qui report complessivo.
Qui la guida del Buon Paolo Cervigni, ottima, contiene già le immagini delle mappe, così si può fare a meno delle cartine.
Qui traccia in gpx, qui in kml, qui in kml con colori diversi per ogni tappa (quelle in kml vengono visualizzate anche direttamente nella pagina che si apre senza doverle per forza scaricare).

Epilogo:
Di cose faticose ne ho fatte nella vita. Ma questa le batte tutte.

6gg consecutivi di duro trekking (ma non solo, ferratine e sentieri davvero esposti), quasi 12mila m di D+ e altrettanti di D-, 170km secondo il mio GPS (ma secondo le guide sono di più..), una media di 9h ore di cammino al giorno per un toitale di 54 (va beh, pausette comprese..), direi circa 10l al giorno di bevande ingerite e sudate (giusto per dare un numero sulla fatica). Tutto a piedi, tutto only by fair means.
Tutto da solo.
Dolomiti attraversate, scoprite, sviscerate, esplorate, sudate, pestate, camminate, mangiate, bevute, vissute (!), in un sacco di angoli diversi.
Fatica fisica, ma anche mentale e psicologica.
Esser talmente stanco la sera da far fatica a prendere sonno, proprio io!
Vesciche, irritazioni, scottature, scarponi a brandelli, un maledetto zaino da più di 10kg (12? 13? non voglio sapere, so solo che quando lo posavo, dopo voalvo).
Pensare solo a mettere un piede davanti all'altro, non cadere di sotto, arrivare al rifugio sperando di trovarci posto (e invece una dormita in un garage mi è toccata) prima del consueto temporale pomeridiano (e a volte che corse per evitarlo!).
Mente sgombra dai problemi e preoccupazioni.

Alta Via numero 2, da Bressanone a Feltre: Plose, Odle, Puez, Cir, Sella, San Pellegrino, Pale di San Martino, Dolomiti Feltrine, ecc..

Viaggione dentro le dolomiti e dentro me stesso, inseguendo..un triangolo!

2 commenti:

  1. Andrea,
    non ci conosciamo, ma mi capita di seguire da tempo su On-Ice i tuoi report e le relazione delle tue tante salite, ritrovandovi sempre una corrispondenza continua con il mio stesso gusto e visione dei monti, dei luoghi, delle linee.
    Ma dopo tante salite alpinistiche, la tua avventura sull'Alta Via numero 2. mi ha raggiunto con particolare forza emotiva. Mi sono rispecchiato totalmente nel senso e nelle motivazioni che provai e trovai io nella mia di tanti anni fa, ormai, anche se feci la numero 9 (che con la tua si interseca proprio nel cuore del Sella).
    Non conosco le tue ragioni, le posso intuire.
    Le mie furono quelle profonde, dolorose e irreversibili che cambiano la vita. Quelle che ti lacerano e catapultano lontano, alla ricerca di una forza uguale e contraria in cui scaricare adrenalina, alla ricerca radicale del sé.
    Le tappe bruciate, il tempo dimezzato, il peso fedele e costante dello zaino, l’essere soli e averne paura, il voler la fine e il non volerla. Il corpo che porti al limite, senza essere per forza ai confini del mondo, anche tra i turisti distratti e ignari del tuo cammino.
    Complimenti dunque ancora per il coraggio di esprimere te stesso, prima ancora che la montagna.
    Se così non fosse, restano solo croz, mughi e ghiaioni…e l’imbarazzante presunzione di conquistare ogni volta qualcosa di inutile.
    Un caro saluto e i migliori auguri.
    Matteo

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    Risposte
    1. Ciao Matteo,
      grazie del messaggio, mi hai capito quasi in pieno! Belle parole che riassumono da un punto di vista esterno (ma non troppo a quanto pare) quest'esperienza.

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