lunedì 10 luglio 2017

Vacanza Dolomitica: Obiettivo 50

Stefania, amica e compagna di cordata, m'aveva già accennato tempo fa che avrebbe avuto le ferie le prime due settimane di luglio di ferie. E allora perchè non combinare qualcosa.. Varie vicissitudini di vita, il Corso A1 2017 del CAI di Carpi che mi vede come direttore quest'anno, con gioie e oneri che c'ho comporta.. Ultima uscita due giorni fa, tutto da preparare di corsa, documenti di fine corso da mettere avanti, ma poi si parte! 

L'idea dell'alta quota viene abbandonata, trasliamo in dolomiti: che schifo eh.. "Allora Ste abbiamo un obiettivo: 50 tiri in 5 giorni!" lei tace, dice nulla, vedremo.. Con la macchina super carica, che poverina assumerà un odore..selvaggio, si parte alla conquista della roccia! O meglio, si parte a divertirsi e..a far divertire chi incontreremo in via, o al rifugio. 


Cena da campeggio, con due turni di risotto: ricordavo ci mettesse molto più tempo a cuocere, e invece ce la passiamo bene. Che dolce fresco quassù, e che bello svegliarsi, aprire la tenda, e vedere il Sassolungo.. Colazione da campeggio, ma che ben presto ci stancherà, e i prossimi giorni sarà sempre la combo bar e pasticceria. 


Vista l'ora tarda, la non voglia di cucinare, la fame, la sera è d'obbligo una cena fuori, a base di formaggi, pizza e patate fritte: due fogne. Pure è d'obbligo cenare con a tavola le guide per decidere cosa fare domani.. 


Tardi per tardi, ma oggi la spesa non ci scappa, e nemmeno qualche ora di relax al dolomitimar.. Qualche vasca, bagno turco leggero, idromassaggi, saunee, bagno turco più peso, e sopratutto la doccia. 2h spese davvero bene, per poi finire a una cena a base di formaggio e pane, e mezzo chilo di pomodori! 


E dopo aver fatto ridere tutta la giornata due simpatici trentini, ed esserci spiaggiati davanti al Rifugio Juac, e che cazz, oggi l'aperitivo ci sta! Come due borghesi al bar di Selva di Valgardena, e poi come due lupi affamati torniamo alla nostra tana per farci da cena. Peccato che durante il primo risotto, da dietro le Odle arriva un nero, ma un nero, che "Ste meglio che montiamo la tenda prima che piova". Iniziamo a farlo e il vento impetuoso mi costringe a un "Ste buttati dentro o la tenda vola via!". Finisco di montare, vado in macchina a prendere le sue cose, gliele do, torno all'auto metto e posto, e gocce grosse come arance scendono. Quando il vento diventa talmente forte da bagnarmi i piedi (sono dalla parte della macchina riparata dal vento, ma sotto..passa), scappo pure io in tenda. Affamati andiamo a letto. Ci proviamo, perchè il vento è talmente forte che dobbiamo tenere i pali della tenda con le mani. Chiudiamo gli occhi e vediamo comunque i fulmini. Ma che figata! Finchè regge.. 


Ultima via con sorpresa: più dura di quello che sembrava, e con discesa per nulla banale. Stefania cotta dura e con qualcosa in più della risata isterica.. Ma anche questa si porta a casa, 5 giorni intensi a farci un bagaglio di esperienza non male: sopratutto lei, che dopo le sue poche vie dolomitche, si prende una bella svezzata! 

7 tiri per raggiungere quota 52: in totale 1530m di dislivello di arrampicata, 1888m di sviluppo. Numeri che alla fine contano poco, sono solo una goccia nell'oceano di una bella vacanza spensierata, a ridere, scherzare, fare quello che ci piace, starcene parecchi giorni in totale solitudine. Ora poi glielo posso confessare "Ste, sai che manco con Ricky ero riuscito a fare 50 tiri in 5 giorni di vacanza?" "ma io ora ti picchio! No, non ce la faccio, sono troppo devastata": altro obiettivo raggiunto. 


E un altro ancora! "Sì Pelle, andiamo via 5 giorni insieme, litigheremo talmente tanto che dal 10 non ci parliamo più per un mese". E invece.. ahah!

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